“Educare” significa condurre a riconoscere e sviluppare le proprie qualità e peculiarità, ci rendiamo conto che questi sistemi invece che educare si limitano a istruire, cioè a fare in modo che una quantità di informazioni vengano acriticamente introiettate, livellando la creatività e limitando la possibilità di definire l’identità di ciascuno.
Di fronte a questo non possiamo negare la nostra responsabilità, quella della società intera, quella dalla quale l’era della tecnica ci ha lentamente allontanato, costringendoci in lavori a catena, in cui si è solo “im-piegati”, piegati al sistema, all’unico criterio dell’efficienza, col risultato di perdere la connessione tra la mia funzione all’interno del sistema e la responsabilità sul risultato finale del lavoro.
“La tecnica ha sottratto all’etica il principio della responsabilità personale”, perché il “singolo operatore è responsabile della modalità del suo lavoro, non della sua finalità”.